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Da Hollywood a Noisy-le-Grand

Da Hollywood a Noisy-le-Grand

 

Parigi e la sua periferia attraggono dei produttori americani: da «Hunger Games» a «Rosemary’s Baby», sono sempre di più a scelgliere la regione dell’Île-de-France per girare il loro film. E questa tendenza non è solo dovuta a vincoli di budget.

Hunger Games a Parigi

Il sobborgo di Noisy-le-Grand, nella Seine-Saint-Denis, è stato scelto per ospitare parzialmente la ripresa del 4° episodio della saga «Hunger Games». La troupe del film si è stabilita per due settimane all’Espaces d’Abraxas, un complesso immobiliare ispirato dal Neoclassicismo e già famoso per aver fatto la sua apparizione nel film «Brazil». Con i suoi 18 piani, la sua forma ottagonale e i suoi giganteschi pilastri futuristici, l'edificio Palacio si adatta perfettamente alla società futuristica immaginata da Suzanne Collins nei suoi libri.

Le riprese americane nell’Île-de-France si moltiplicano

Scegliere i sobborghi parigini per girare il quarto film di Hunger Games illustra una tendenza di grande attualità: un numero crescente di società di produzione hollywoodiane scelgono la regione dell’Île-de-France per ospitare le riprese dei loro film. Nel 2014, il film «As Above, So Below» è stato girato nelle famose gallerie delle catacombe di Parigi. Dopo aver installato le sue aste microfoniche e le sue telecamere a Aubervilliers e a Les Lilas, la troupe che ha girato il thriller Bastille Day è arrivata a Clichy, nella regione degli Hauts-de-Seine, nel novembre 2014.

Se gli americani moltiplicano le riprese a Parigi, è merito delle condizioni di accoglienza particolarmente favorevoli. La regione Île-de-France attira produttori stranieri attraverso un credito d'imposta molto interessante. La manodopera locale disponibile ha inoltre la reputazione di essere ben addestrata e ben qualificata.

Un cambio di aspetto

Questa passione delle troupe hollywoodiane per Parigi non è nuova. Parigi è la città straniera più rappresentata nei film americani.

Ma i cineasti non sono qui per mostrare una città da cartolina, come ha fatto Woody Allen in «Midnight in Paris». L'aspetto finanziario è più importante del parco giochi. Ecco un esempio con «Rosemary’s Baby»: il film è stato girato da Roman Polanski nel 1968 ed era originariamente ambientato a Manhattan. Quando nel 2014 il canale NBC ha deciso di girare un remake, la storia è stata spostata a Parigi. Dietro questo cambiamento, le ragioni erano principalmente finanziarie: l'offerta di costi e servizi era migliore nella capitale francese.

Anche l'aspetto della periferia di Parigi sta cambiando: non è più una tela sulla quale sono dipinti i luoghi comuni sulla povertà e sulla criminalità. David Kanter, il produttore americano del film «Bastille Day», spiega che l'idea del film era «di mettere due americani in periferia per mostrare al mondo come si presenta Parigi».

 

Immagine: riprese del film "Il giorno della Bastiglia" © Jeanne Menjoulet